Buongiorno a tutti! Come sapete quest’estate sono stata in crociera, Mediterraneo Occidentale, di seguito come ho deciso di spendere le poche ore a mia disposizione a Barcellona: forse (anzi, probabilmente) non si tratta del modo migliore per apprezzare la città, ma direi che come assaggio non è stato niente male!
Per prima cosa abbiamo sfruttato la navetta del servizio pubblico cittadino che con 3.50 € a testa offre un viaggio di andata e ritorno dalla stazione marittima, dove ormeggiano le navi da crociera, fino a piazza Cristobal Colon (vi segnalo che proprio vicino alle fermata del bus c’è un comodo chiosco per informazioni turistiche)
Felici ed eccitati imbocchiamo la Rambla piena di gente già dal mattino.
Prima tappa al mercato de La Boqueria: affollatissimo e coloratissimo! Camminiamo, annusiamo, fotografiamo ed ammiriamo la perfetta disposizione della frutta, della verdura, del pane, delle spezie, dei salumi e dei pesci…ed ovviamente assaggiamo i succhi freschi e colorati che costano solamente 1 o 2 € a seconda del banchetto!
Proseguiamo lungo la Rambla ed arriviamo in Plaza Catalunya, dove acquistiamo per 9.80 € il carnet da 10 viaggi della TMB, la società di trasporto pubblico (biglietto “T-10”, valido per 10 viaggi complessivi, non necessariamente tutti effettuati dalla stessa persona, noi ad esempio eravamo tre e non abbiamo fatto altro che timbrare tre volte per ogni viaggio effettuato)
Trovato il “nostro” bus tra i molti che sostavano nella piazza, ci godiamo un po’ di sano riposo “vista Barcellona” dall’autobus mentre ci dirigiamo in direzione Park Guell.
Il parco è una “mutazione” di quello che doveva essere un’area residenziale per famiglie con giardini, vialetti e parchi giochi annessi…purtroppo l’idea del Sig.Guell non ebbe successo ed i lotti abitativi non furono venduti; a questo punto il progetto fu rivisto: a Gaudì fu data carta bianca per la creazione di un parco pubblico “abitato” dalle sue architetture visionarie, colorate e strabilianti quanto le geometrie della natura, vera musa ispiratrice dell’architetto.
Trovo che sia davvero splendido che un parco di tale interesse architettonico sia completamente gratuito! E’ piacevole passeggiare lungo le architetture che ora disegnano un porticato, ora una balconata che dà sulla città, ora una piazza colorata con panchine per godere della frescura delle piante.
Mangiato un panino al volo ed ultimata la visita con le classiche fotografie davanti all’iguana (non abbiamo resistito!) ci incamminiamo in direzione Sagrada Familia.
Ero stata a Barcellona da piccola, avevo credo 7 o 8 anni e due sono i ricordi vivi della città che mi sono rimasti: le grandi “marionette” utilizzate per alcune feste cittadine e la Sagrada Familia con le sue alte guglie a sfiorare il cielo.
All’epoca trovavo la parte “originale”, quella progettata nei dettagli da Gaudì, la più bella ed interessante, oggi ho rivalutato le sculture dai tratti quasi futuristi della parte “nuova”, pur ovviamente apprezzando l’opera di Gaudì.
Purtroppo la fila fuori dalla cattedrale non ci ha permesso di visitarne l’interno (ma tornerò, comprando in anticipo i biglietti in internet!), ci siamo quindi messi alla ricerca di un bus per tornare verso il centro.
Senza perdere un fotogramma del film che proiettavano i finestrini del nostro mezzo di trasporto, siamo arrivati al quartiere gotico dove abbiamo fatto l’ennesima bella camminata guardando un po’ i palazzi ed un po’ i negozi…ok abbiamo fatto un po’ di sano shopping, soprattutto di genere alimentare per dei piccoli pensieri da portare a casa!
Ultimissima tappa costituita da una leggera variazione rispetto la Rambla che ci avrebbe riportati alla navetta per il reimbarco, per ammirare palazzo Guell (dall’esterno).
Un ultimo saluto agli artisti di strada che popolano La rambla e rieccoci alla nave, pronti per la prossima tappa!